Si svolgerà al Teatro del Mare di Riccione dal 20 novembre al 6 dicembre 2005 Sicilia! La Stagione del Premio - seconda edizione organizzata da Riccione Teatro.
Nata nel 2003 con l’intento di vedere realizzati in scena anche a Riccione i testi rivelati dal Premio Riccione per il Teatro e già protagonisti dei palcoscenici di tutta Italia, la Stagione del Premio torna quest’anno con un programma più concentrato e dedicato ad un unico tema: la Sicilia, una scelta dovuta alla frequente comparsa di autori siciliani tra i vincitori delle ultime edizioni del concorso dedicato alla nuova drammaturgia italiana contemporanea.
Quattro gli appuntamenti in programma che vedranno protagonisti i seguenti autori: Nino Romeo (Catania), vincitore del Premio Riccione 1999 per Disgusto per stile (e già segnalato dalla giuria nel 1985 per La sequestrata di Poitiers); Tino Caspanello (Messina), “Premio Speciale della Giuria 2003” per Mari; Davide Enia (Palermo), “Premio Tondelli 2003” per Scanna. Ospite d’eccezione, l’autrice e regista dal grande successo di pubblico e critica Emma Dante (Palermo), unico nome a non comparire fra i premiati del concorso riccionese ma l’esempio più autorevole della ricchissima scena teatrale siciliana contemporanea, votata alla ricerca e alla sperimentazione ma nel contempo radicata alla tradizione culturale e linguistica isolana.
Proprio il testo di Emma Dante Vita mia aprirà la rassegna domenica 20 novembre, presentato dalla sua compagnia Sud Costa Occidentale. Lo spettacolo, con lo spessore di una tragedia antica, rende lo spettatore partecipe di una veglia funebre e testimone del tentativo folle e disperato di una madre di ritardare il momento della perdita di uno dei suoi tre figli. Incentrato sulla non accettazione e inaccettabilità della morte, all’interno della dimensione privata di una famiglia, la pièce diviene in realtà un inno ostinato alla vita, mettendoci a confronto con il dramma ineluttabile della morte ma invitandoci forse a non averne paura. A conclusione è previsto un incontro con Emma Dante a cura di Silvia Bottiroli.
Nella seconda serata, sabato 26 novembre, il Gruppo Iarba presenterà Fatto in casa di Nino Romeo, non solo autore ma anche regista e protagonista in scena con la moglie Graziana Maniscalco. Lo spettacolo racconta eros e morte con uno stile iperrealistico, caratterizzato da dialoghi serrati, ironia tagliente e inaspettati momenti di poesia nella danza verbale del dialetto catanese. I due protagonisti impersonano alternativamente coppie archetipe: padre-figlia, madre-figlio, marito-moglie, materializzando le pieghe più profonde dell’istinto e della coscienza umana nei suoi rapporti affettivi, dal sentimento incestuoso sino al più spirituale dei rapporti che si rivelano allo spettatore nell’asciutta teatralità dei due attori in scena.
Terzo appuntamento sabato 3 dicembre con la Compagnia Teatrale Pubblico Incanto che presenterà Mari di Tino Caspanello, anche in questo caso autore, regista e protagonista in scena con la moglie Cinzia Muscolino. Un uomo e una donna in riva a un calmo mare notturno; una lingua, quella siciliana, che non permette di esprimere tutte le profondità di un sentire, una lingua fatta di necessità quotidiane, che possiede solo il presente, dilatato nel testo sulla linea che separa mare e terra, su questo limite mutevole che attrae l’uno e respinge l’altra. Lunghi silenzi, una sottile tensione erotica con mani curiose che sfiorano l’acqua, all’interno di un delizioso duetto musicale in dialetto messinese dedicato a coloro che amano senza parole.
Martedì 6 dicembre chiuderà la rassegna Scanna, il primo testo a più personaggi firmato dal giovane Davide Enia presentato dal Teatro Metastasio di Prato. In un rifugio antiaereo, nel mezzo di una guerra senza tempo con la quotidianità fatta di regole, di dolcezza e di violenza, si delinea l'affresco corale di una famiglia (un nonno, una madre, uno zio, una zia, tre figli, un cugino e una cugina) chiusa ad attendere un padre che non torna e, appunto, a scannarsi, sull'onda di pulsioni e tensioni che attengono a conflitti generazionali, a trapassi di potere e, per i più giovani, ai sussulti dell’educazione. Della guerra che infuria all'esterno non arriva alcun segnale, questa si è trasferita dentro i personaggi, sparando e uccidendo attraverso le parole del dialetto palermitano scagliate addosso in un crescendo di rabbie e smarrimenti. Su tanto dolore si leva tuttavia il volo di immagini dolci come sogni di redenzione.
A evocare le suggestioni, le atmosfere e i sapori della Sicilia non saranno unicamente la lingua e le storie raccontate da questi quattro autori, a conclusione di ogni spettacolo seguirà infatti un buffet gentilmente offerto da D’istinto Cafè, pasticceria e gelateria siciliana di Santarcangelo.
Tutti gli spettacoli si svolgeranno al Teatro del Mare di Riccione (Viale Ceccarini angolo via Don Minzoni) con inizio alle ore 21.15. L’ingresso intero è di 10 euro, ridotto 5 euro per studenti, under 25, over 60 e membri di associazioni culturali. La riduzione è applicata anche agli spettatori delle rassegne “Riccione Cinema d’Autore” del Cinema Africa di Riccione, “Rimini al Cinema” del Cinema Fulgor e “Notorius Rimini Cineclub” del Cinema Tiberio di Rimini.
Le prenotazioni aperte già dal 3 novembre, sono effettuabili presso Riccione Teatro, lun/ven, ore 9/13.30, tel. 0541.694425 - lastagionedelpremio@riccioneteatro.it oppure Santarcangelo dei Teatri, lun/ven, ore 10.30/13.30, tel. 0541.626185 - biglietteria@santarcangelofestival.com.
In aggiunta alla rassegna teatrale tre serate saranno dedicate alla cinematografia siciliana, con due appuntamenti in programma al Cinema Africa di Riccione, con inizio alle 21.15 e ingresso unico 5 euro, realizzati in collaborazione con la rassegna “Riccione Cinema d’Autore” del Comune di Riccione – Assessorato alla Cultura:
- lunedì 14 novembre, ore 21.15, La passione di Giosué l’ebreo, di Pasquale Scimeca, Italia 2005. Attraverso una chiave ingenua e straniata di teatro arcaico ispirata alle sacre rappresentazioni medievali e alla pittura quattrocentesca italiana, Scimeca racconta la storia del giovane Giosuè che, espulso dalla Spagna della regina Isabella a causa del crescente sentimento antisemita, trova asilo con la famiglia da un ricco notabile ebreo siciliano che vede in lui il messia del polo ebraico. Scelto per interpretare la figura di Cristo nella rappresentazione della Passione e diventato una minaccia per il potere ecclesiastico, Giosuè verrà infine realmente crocifisso.
- lunedì 5 dicembre, ore 21.15, Come inguaiammo il cinema italiano: la vera storia di Franco e Ciccio, regia di Daniele Ciprì e Franco Maresco, Italia 2004. Omaggio di Ciprì e Maresco al talento comico di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, il film è una esplosiva miniera di notizie, ricordi e nostalgie, testimonianze, immagini d’epoca, sulla carriera del celebre duo comico nato per le strade di Palermo all’inizio del dopoguerra e finito per essere dimenticato in quanto snobbato da un cinema che si vergognava di incassare miliardi con i due protagonisti. Un film-documentario vivo e personale, rispettoso e filologico, con battute fulminanti, spunti e provocazioni, che ha ottenuto il successo della critica al festival di Venezia 2004.
Al Teatro del Mare si svolgerà invece il terzo appuntamento, previsto per venerdì 2 dicembre, ore 21.15, ingresso libero, con il film Due amici, regia di Spiro Scimone e Francesco Sframeli, Italia 2002, seguito da una serie di cortometraggi prodotti da giovani registi siciliani. Tratto dall’opera teatrale Nunzio di Spiro Scipione (con la regia di Carlo Cecchi) Due Amici, vincitore del “Leone del futuro”, premio per la miglior opera prima al festival di Venezia 2002, è la storia di Pino e Nunzio, due siciliani che vivono nella periferia di una grande città del nord; due amici che abitano nella stessa casa, comunicano poco tra loro – il dialetto messinese è il loro unico punto di contatto – e per nulla con l’esterno. Nunzio lavora come operaio in una fabbrica di vernici, cosa che mina a poco a poco la sua salute, Pino invece, più misterioso e taciturno, compie frequenti e strani “viaggi” agli ordini di un pescivendolo poco raccomandabile. Un singolare equilibrio sovvertito dal licenziamento di Nunzio e dal suo contemporaneo incontro con Maria, una giovane commessa di cui si innamora.
Anche a conclusione di questa unica serata cinematografica, come per la rassegna teatrale, sarà predisposto un buffet gentilmente offerto da D’istinto Cafè, pasticceria e gelateria siciliana di Santarcangelo.
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